“Lowlands” è un viaggio esterno ed interno, in un luogo e in uno stato d’animo. Martin Bogren ritorna al suo villaggio d’origine, nella provincia meridionale di Skåne, Svezia. I posti della sua fanciullezza gli forniscono naturalmente una storia personale, fatta di ricordi d’infanzia nonostante alcuni edifici non ci siano più e al loro posto sorga ora qualcosa di nuovo. Tutto, per l’autore, rimane familiare: gli stessi profili, gli stessi paesaggi. Una strada, una porta, una crepa in una scala, frammenti che sembrano arrivare direttamente dal passato, da una memoria che riesce a colmare gli spazi vuoti, che rende tutto vivo e ancora molto nitido.