Khava Gaisanova vive a Chermen, un piccolo villaggio nel cuore del Caucaso del Nord. Il marito di Khava é scomparso da qualche anno, di lui non si ha più traccia e il governo russo non ha mai mostrato grande interesse a risolvere il caso. Del resto secondo Amnesty International nella sola Cecenia, dal 1999 ad oggi sono state oltre 3000 le vittime di “sparizioni forzate”, utilizzate dal potere come strumento di repressione per mettere a tacere il dissenso politico. La storia segreta di Khava, ben impaginata in questo non convenzionale libro realizzato da Rob Hornstra e Arnold Van Bruggen, serve quindi da ispirazione per raccontare e approfondire la questione dei conflitti e degli abusi compiuti all’interno dei territori caucasici controllati dalla Russia. Rob Hornstra e Arnold Van Bruggen, oltre ad essere entrambi olandesi, sono rispettivamente un fotografo documentarista e un giornalista filmaker. La mescolanza dei linguaggi all’interno del libro era quindi inevitabile ed anzi é stata portata all’estremo dai due autori che hanno messo in sequenza fotografie, testi e interviste utilizzando diversi tipi di carta, differenti formati e una grafica volutamente essenziale. Un buon esempio di come ci si possa appassionare ad un argomento semplicemente sfogliando le pagine di un oggetto di carta apparentemente incomprensibile. Un’ottimo esempio di come ci si possa appassionare ad un libro fotografico quando viene raccontata una storia in maniera intelligente.