La creazione di qualcosa di nuovo non si ottiene con l’intelletto ma con l’istinto del gioco che nasce da necessità interiori. La mente creativa gioca con gli oggetti che ama. – Carl Gustav Jung
Sporchiamoci le mani. Immergiamole nei nostri archivi e trasformiamoli. Prendiamoci il tempo per sperimentare con il corpo della fotografia. Che sia nostra, o altrui, non importa, perché le daremo nuova vita. Cerchiamo strade nuove, magari tagliando, scrivendo, dipingendo.
In questo corso di due giorni andremo alla ricerca dei cosiddetti ‘binomi fantastici’, come li chiamava Gianni Rodari che preferiva la Fantastica alla Logica. Gabriele Stabile ci mostrerà che le storie originali nascono avvicinando immagini magari apparentemente estranee. Costruiremo dittici, trittici di immagini da cui partire alla ricerca di nuovi sviluppi narrativi.
Seguiremo le tracce, scoprendo che una fotografia è relazione: mentre noi, vivendo, cambiamo, anche lei cambia, adattandosi al nostro sguardo. Bisogna lasciarla vivere per accorgersene.
Per fare questo ci serviranno una mente aperta, una sana allergia al dogma, colla vinilica, forbici e carta.
Agli iscritti (massimo 10) verranno lasciate in eredità alcune pagine da leggere e una piccola filmografia a cui ricorrere alla bisogna (nei momenti difficili).
A voi chiediamo di portare le fotografie stampate, ma vanno benissimo copie di poco valore. Anche le fotocopie andranno benissimo, e se possibile, in buona quantità, una trentina di immagini che amate. Altri materiali utili sono: un paio di forbici, dello scotch di carta e un quaderno o album da disegno. Assolutamente bandite le stampe fine art. Chi porta il proprio lavoro sul laptop o tablet verrà immediatamente scortato fuori e consegnato alle autorità competenti.
Il corso inizierà con una breve introduzione e una carrellata di riferimenti a cui ispirarsi: fotografi, maestri delle arti visive, cineasti e scrittori saranno fonte di ispirazione, mostrandoci strade possibili.
Dopo l’introduzione, confusi e felici come Carmen Consoli nel ‘94, passeremo a lavorare sulle fotografie.
GABRIELE STABILE
Dopo il master in fotogiornalismo presso la Westminster University di Londra ha studiato al celebre ICP di New York, dove è stato valedictorian della classe del suo anno accademico. Sempre a New York ha vissuto e lavorato come fotografo per una decina d’anni, collaborando con le testate più prestigiose. Insieme a un piccolo gruppo di colleghi è stato responsabile di una rubrica di fotografia per il New Yorker Magazine, ha collaborato stabilmente con la rivista FADER ed è stato membro del gruppo di giornalisti designati a coprire le emergenze per il New York Times, nonché beneficiario di una borsa della fondazione Aperture. Ha pubblicato un libro di storie orali per McSweeney’s in collaborazione con Juliet Linderman (Refugee Hotel, San Francisco, 2013 ). Nel 2023 ha pubblicato “Swim till I Sank” ( RVM-hub, Roma), che raccoglie, rielaborandole, più di dieci anni di collage ed esperimenti sulle immagini del proprio archivio di fotografie documentarie. Il progetto di libro è stato finalista al LUMA Dummy Book Award; dopo la pubblicazione è stato selezionato tra i finalisti del premio per il miglior libro dell’anno a PHotoESPAÑA e ha vinto il Premio Bastianelli. Il lavoro è stato selezionato per Gibellina Photoroad nel 2024 e ha ricevuto una menzione speciale al Liquida Photofestival
Swim till I Sank sarà in mostra da Micamera – inaugurazione giovedì 19 ottobre
Info pratiche:
sabato 21 e domenica 22 ottobre dalle 10 alle 18 con pausa pranzo possibilmente tutti insieme
costo: 250€ + IVA
per iscriversi: [email protected]
massimo 10 iscritti