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Twenty Weights, please – Sonia Marin. Firmacopie e proiezione cortometraggio
Maggio 4 @ 18:30 - 21:00

Giovedì 4 maggio alle 18.30
Sonia Marin sarà da Micamera con Alba Solaro per la presentazione del suo ultimo libro:
Twenty Weights, please (Boîte Editions, 2022)
In occasione della presentazione, avverrà, anteprima, la proiezione del cortometraggio dedicato al progetto, “My mum used to call me sister”, scritto da Sonia Marin e prodotto da C41 Magazine.
Twenty Weights, please è una collezione di istanti, sguardi, oggetti, ricordi e parole non dette.
È il profumo di un viaggio, la fragranza di un ricordo.
Sonia Marin raccoglie in questo quaderno la storia intima e squisitamente privata delle donne della propria famiglia, sua madre e sua nonna, e del loro viaggio nella Londra degli anni Cinquanta.
Sulla suggestione dei racconti e dalle fotografie di un album ritrovato, l’artista ripercorre le stesse strade, visita i medesimi luoghi e, lasciando che la memoria li abiti, scatta nuove immagini. Il libro diventa un diario in cui le vite si sovrappongono e, con lieve malinconia, si intrecciano dentro e fuori il tempo.
Un breve scritto a firma di Alba Solaro disegna i contorni dei ricordi, a volte grevi, a volte impalpabili come il fumo di una sigaretta Weights, tenuta con garbo tra le dita dalla nonna.
“Da piccola, nella casa dove sono cresciuta a Roma, mi succedeva di stare seduta sul bordo del letto, accanto alla finestra, in un punto preciso dove nel primo pomeriggio il sole batteva diretto; filtrato dai vetri, scaldava senza bruciare. Non so dare un nome a quella sensazione, stavo lì a occhi chiusi, era perfetto; pensavo, ecco un giorno mi mancherà tutto questo, un giorno sarà perso per sempre. Che sentimento è la nostalgia di qualcosa che non è ancora passato? Il fatto è che non pensi mai che quel momento possa arrivare davvero, ma poi succede. Guardo le foto di Twenty Weights, please e ritrovo quella sensazione.
Le montagne dal finestrino di un aereo (dove stavamo andando quella volta?). I lampioni all’angolo della strada di notte, il vecchio televisore in una stanza spoglia, il cartoccio coi pesci, i camini sul tetto, le molle della rete del letto. Il gioco di riflessi sui vetri dell’auto quando ti avvicini per entrare; la fila delle lavatrici dietro la vetrina del laundry shop, viste di sfuggita mentre passi per strada (e dove stavi andando?). Le scale di legno con la guida in moquette (uguali a quelle di tutti i flat presi in affitto di tutti i viaggi fatti a Londra cercando un!emozione sempre più indefinibile).
Sembra tutto così casuale, sembra un album di famiglia che ha perso la gran parte delle foto con dentro le persone.” – Alba Solaro
Il libro:
Boîte Editions, 2022
Copertina morbida, 14,5 x 19 cm
128 pagine, fotografie in b/n
Lingua italiana e inglese
Edizione limitata di 200 copie numerate
Puoi acquistarlo qui
In occasione della presentazione del libro verrà proiettato il documentario My mum used to call me sister, scritto e diretto da Sonia Marin e girato in pellicola 16mm.
“My mum used to call me sister nasce da una mia prepotente esigenza di immaginare e di raccontare: “ricordo che a casa sua, tra un te’ e una sigaretta, i racconti di quel passato catturavano la mia immaginazione, ne ero affascinata e mi sembrava davvero di esserci stata anch’io tra quelle strade, in quella fabbrica e, sotto quel cielo umido…ne potevo adirittura sentire l’ odore.”
Ho intervistato mia mamma, ho desiderato ricordasse più dettagli possibile, e le sue parole prendevano forma in immagini precise e riccorrenti, momenti semplici di una quotidianità a tratti banale che ritornavano come doni inaspettati regalandole un sorriso confortante. E’ quel senso di appartenenza che ho voluto riaffiorasse, un legame con quel momento preciso in cui ci si sente presenti, un omaggio ad un passato che si trasforma e ritorna come attimo da contemplare: My mum used to call me sister mi riporta ora su quelle strade, tra le persone, al fianco di mia nonna e di sua figlia nella Londra silenziosa custodita in Twenty Weights, please confondendo la fine con l’inizio.” – Sonia Marin
Sonia Marin è nata a Padova il 25 febbraio 1971. Fotografa freelance e autrice, unisce alla carriera artistica quella di docente presso scuole note come IED Milano e Accademia Costume & Moda.
Collabora con influenti marchi e aziende legate al mondo della moda, degli accessori e dell’interior design; il suo lavoro è pubblicato in diverse riviste internazionali e nazionali. Ha avuto un ruolo importante come relatrice nella sezione Fotografia Pubblicitaria durante il 6° Convegno Internazionale di Fotografia di Orvieto nel 2004. Ha vinto il 1° premio per la migliore immagine Fine Art in ambito commerciale alla 10° edizione Master del Festival Internazionale di Fotografia di Mosca del 2006.
Negli anni ha esibito i propri lavori in numerose mostre nazionali e internazionali.
Crediti di My mum used to call me sister:
Scritto e diretto da Sonia Marin
Executive Producer Luca Caizzi
Girato e editato da Vittoria Elena Simone
Con la partecipazione di Giulia Giudici
Colorist Diego La Rosa
Sound Engineer Lorenzo Danniballe
Voice Over di Lydzia Azario
Musiche di G. Tartini eseguite da Chiara Parrini
Pellicole sviluppate dal laboratorio Cine Lab Film & Digital (Londra)
Ringraziamenti speciali:
La famiglia Cadona
Carlotta Cattaneo Carter
Cavanna Ornella e Ravetta Osvaldo per la location