La galleria di Micamera è composta in buona sostanza da due muri di media grandezza. Li immaginiamo come pagine verticali, spazi di dialogo con e tra gli autori, sempre in relazione con i libri e il contesto culturale in cui siamo immersi, nonché le situazione sociale e politica. Come accade anche nei ‘nostri’ libri, la fotografia è centrale ma sempre più in esplicita relazione con altri linguaggi. Abbattere i confini, ampliare il campo, trovare nuove relazioni e nuovi possibili sensi.

Non è la prima volta che accade: nel tempo, sui nostri muri le fotografie di Todd Hido hanno dialogato con i disegni di Marina Luz, le illustrazioni di Tamara Shopsin con le fotografie di Jason Fulford.

A marzo Micamera ospita la prima mostra di sola pittura. L’artista è Lupe Ficara, pittrice italiana che da due anni vive a Berlino. Il titolo della mostra è ‘S1 – Frohnau’ dal nome della linea metropolitana che Ficara prende tutti i giorni per andare al lavoro. Si tratta di una selezione di olii o acrilici su supporti diversi – legno o carta – sempre materiale riciclato, che siano fogli di scarico di un magazzino o un’anta di un armadio buttato in strada…

Mentre le sue opere dialogano sui nostri muri, noi rispondiamo con una selezioni di libri.

Scrive Ficara:

“In ogni città d’Europa e probabilmente del mondo, la gentrificazione sta rendendo il tessuto sociale una ridicola parvenza, un aperitivo branché in luoghi deputati.

Possiamo solo rallentare il processo, resistendo con tutti i mezzi.

La parte più difficile è schivare la capacità delle forze in gioco di trasformare i nostri gesti spontanei di resistenza in punti a loro vantaggio.

Perché le città?
Perché le odio e le amo.
Poi io direi piuttosto: perché le periferie, i bordi, gli scali, le scarpate ferroviarie, i sottopassi e altri luoghi deprimenti?
Mi rifiuto di dipingere lo sfarzo dello sforzo di appiattire tutto verso un unico panorama mondializzato, patinato, supersecurizzato, oscenamente disinfettato.  
Sin da quando ho 14 anni, una forza centrifuga chiamata capitale sta spingendomi sempre più ai bordi, dipingo bordi che sono sempre più confusi, sempre meno nitidi: si smantellano da un lato si moltiplicano dall’altro. Mai come oggi la città mi è apparsa così pixelata e cristallizzata.”

Riportiamo Lupe Ficara in centro, nel quartiere Isola, oggi gentrificato e modaiolo.

Lupe Ficara è nata a Milano. Ha vissuto a Milano, Roma, Parigi, Nizza, Rabastens e Berlino 
Ha ereditato la passione per la pittura dal padre, Franz Ficara, e dipinge da sempre.
Oggi vive e lavora a Berlino.

Visita il sito web di Lupe Ficara qui