
Mostra: Alessandra Piolotto – L’ora felice in La maggiore
Giugno 6 @ 18:30 - Luglio 15 @ 19:00

Alessandra Piolotto
L’ora felice in La maggiore
Inaugurazione martedì 6 giugno a partire dalle 18.30
in mostra fino al 15 luglio
La fotografia è per me luogo di sperimentazione visiva e semantica; crea connessioni con altri linguaggi, ampliando le possibili combinazioni di traduzione del sensibile e diventando ponte verso altre espressioni artistiche come la tessitura, la scrittura, la scultura e il suono.
Ciò che cambia nel tempo non è il vedere, ma l’esperienza che ne facciamo.
– A. Piolotto
Alessandra Piolotto è un’esploratrice delle fotografie anonime.
L’oggetto delle sue indagini è quindi un’immagine di cui non si conosce l’autore e nemmeno il contesto o la provenienza. Attraverso una vera e propria ginnastica di attenzione Piolotto ha elaborato un modo per muovercisi dentro, abitarla. E’ una pratica lenta e precisa: segue tracce e colleziona segni, semplici e preziosi come una scritta sul retro (una dedica, magari, o il nome di un luogo) o inaccessibili a uno sguardo non allenato, microscopici.
Un frammento di realtà rimanda a un altro e a un altro ancora, come in una serie di cerchi concentrici. Il mondo dell’artista si mescola con l’universo dell’immagine, alle tracce e alle ricerche vengono associate le proprie suggestioni, e l’opera finale è una lettura nuova, inattesa.
Un processo che si rinnova con ogni fotografia e che ogni volta produce opere diverse, perché Piolotto sperimenta con vari materiali, collabora con altri artisti, addentrandosi in territori sempre nuovi.
L’unico elemento immancabile è il racconto; possiamo dire che immagine anonima e racconto sono gli elementi base, che Piolotto, proprio come farebbe ogni ricercatrice, ordina in un archivio.
Da Micamera è in mostra una di queste esplorazioni.
La fotografia di partenza presenta una bambina seduta per terra che si appresta ad ascoltare una cassetta. Ovviamente c’è il racconto. Nell’esplorazione che presentiamo da Micamera è presente una traccia sonora nata dalla collaborazione con l’artista Gea Brown i e poi una serie di sculture e artefatti che vi lasciamo scoprire in galleria.
Un montaggio narrativo ibrido, tridimensionale, che ben restituisce lo spazio che Alessandra Piolotto abita e costruisce. Da un’immagine, un mondo nuovo.
Le esplorazioni di Alessandra Piolotto sono in mostra anche presso il Cinema Beltrade di Milano.