A partire dalla fine del 2020, il fotografo americano Mike Slack ha iniziato un nuovo lavoro su Milano e sul drammatico periodo della pandemia di Covid-19 del 2020-21. In collaborazione con Micamera, Slack ha esplorato e continuerà a esplorare la città e i suoi dintorni, lavorando entro i limiti delle attuali restrizioni, cercando dettagli poetici ed echi della nota storia della peste del Seicento nella città. Le fotografie saranno realizzate in diverse stagioni dell’anno: iniziate nel gennaio 2021, continueranno nella primavera/estate e nell’autunno del 2021, e alla fine prenderanno la forma di un libro d’artista, una mostra e un workshop.
L’ispirazione principale per il progetto è il romanzo ottocentesco di Alessandro Manzoni I Promessi Sposi, l’opera letteraria italiana fondamentale di cui il 2021 celebra il bicentenario, ambientata sullo sfondo dell’occupazione spagnola e della straziante peste milanese del XVII secolo, che Manzoni descrive in modo straordinario verso la fine del libro. L’inquietante risonanza di questa storia classica con il catastrofico contagio del 2020 vissuto da Milano e dalla Lombardia è stata ampiamente citata da critici e giornalisti. Slack adotta un approccio libero e indiretto, ispirandosi ai luoghi, ai dettagli minori e ai principali temi del testo manzoniano come punto di partenza per indagare la città e creare immagini che raffigurino lo “sfondo ambientale” della pandemia – l’atmosfera sensoriale, le sfumature trascurate, le possibili continuità tra passato e presente, così come i possibili fantasmi visibili delle precedenti pandemie che riaffiorano oggi. Particolare attenzione è rivolta alla vita vegetale della città, come suggerisce Manzoni in vari punti del romanzo insistendo sull’analogia tra vita e vegetazione e processi di morte e rinnovamento.
Questo progetto coinciderà con la pubblicazione da parte di The Modern Library di una nuova traduzione in inglese de I Promessi Sposi del noto traduttore Michael F. Moore. Essendo la prima nuova traduzione in oltre mezzo secolo, si tratta di un evento letterario molto atteso che introdurrà Manzoni a un nuovo pubblico in America, e rinnoverà l’interesse per il libro in generale. Mike Slack è già in contatto con Moore per quanto riguarda la sua traduzione e farà un uso specifico del nuovo testo nel progetto.
Il concetto stesso di traduzione è già centrale nel lavoro di Slack come fotografo (come si traduce il mondo degli oggetti e delle idee nel linguaggio delle immagini?) ma è anche l’intera premessa del romanzo di Manzoni che pretende di essere una rivisitazione, o una nuova traduzione, di un’opera letteraria precedente. Tutto questo offre l’opportunità di promuovere il progetto The Mutation con al centro la scoperta del romanzo di Manzoni.
La Mutazione
Variante I: Camminare nella peste
fotografie: Mike Slack
ricerca e sviluppo: Gaia Giani
in collaborazione con Micamera
Mike Slack, nato nel 1970, vive e lavora a Los Angeles, California. Dopo una laurea in letteratura e linguistica inglese e in concomitanza con una carriera nell’editoria di libri, ha iniziato la sua pratica come autodidatta in fotografia alla fine degli anni ’90, e successivamente ha co-fondato la casa editrice The Ice Plant nel 2006. Principalmente realizza libri d’artista, le fotografie di Slack sono anche nella collezione permanente del Los Angeles County Museum of Art, e il suo lavoro è apparso sul New York Times, su Los Angeles Times, Harper’s e altri periodici.
Gaia Giani vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in filosofia con la cattedra di estetica si trasferisce a Londra. Rientra in Italia nel 2001 e inizia a collaborare come aiuto regista e producer di documentari. Nel 2009 inaugura la prima mostra personale, che dà inizio alla ricerca e all’attività personale come artista