Libro di debutto per Agata Grzybowska, uno dei più talentuosi fotogiornalisti polacchi, che lavora per la rinomata Gazeta Wyborcza.
Il fotografo racconta di nove persone che per varie ragioni e scelte di vita hanno deciso di rinunciare alla propria vita in città per stabilirsi nei boschi dei Monti Bieszczady, nella Polonia sud-orientale. Queste montagne, che per molti rappresentano un simbolo di libertà e di una vita a contatto diretto con la natura, sono diventate una trappola per queste persone che non sono riuscite più a scappare.
Perché hanno preso questa decisione? Cosa li ha spinti? Da cosa scappavano? Che cos’è per loro la malinconia e la solitudine?
Il libro di Grzybowska prova a rispondere a questi quesiti. Composto da due parti il volume raccoglie alcuni ritratti estremamente potenti e delle immagini di paesaggio, accompagnati da polaroid colorate e interviste scritte a mano.