Le fotografie, che ritraggono la periferia di una piccola città italiana in una sorta di limbo a cavallo tra gli anni ’50 e il giorno d’oggi, sono frutto di anni di esplorazione fotografica, durante i quali Alessandra Dragoni ripercorre la via dove sorge la sua casa natale, raffigurando con poeticità lo scorrere del tempo e documentando con delicatezza la vita di tutti i giorni dei suoi famigliari all’interno di quella stessa casa: “E’ l’azione del tempo sull’individuo e sullo spazio circostante che cerco di individuare, ma anche la nostra difficoltà ad accettare che il tempo non può essere forzato.”