“Nella Cina contemporanea, tutto sembra gigantesco, se non “sovradimensionato”. C’è almeno un contrasto troppo visivo tra le sue costruzioni urbane (grattacieli architettonici che sembrano rovesciarsi a vicenda) e le persone che abitano questi spazi. È ormai chiaro che la Cina sta attraversando cambiamenti ad alta velocità e si immerge nell’eccitazione della prosperità. Alla caduta, questo significa anche un trend di forte potere distruttivo che non può essere fermato. Per allontanarsi dal trambusto della vita metropolitana, i cinesi amano fare visite guidate in campagna. Il loro principale interesse: montagne e fiumi.
Zhang Kechun (nato nel 1980, Cina) – acclamato e premiato per la sua serie sul Fiume Giallo – ha deciso di unirsi ad alcuni di questi gruppi di turisti e documenta visivamente come la grandezza della natura in qualche modo riecheggi le dimensioni della città. Vale a dire, gli esseri umani sembrano piuttosto insignificanti se visti accanto all’immensità dei monumenti scolpiti elevati dalle montagne, ma anche in relazione alla capienza dei fiumi e dell’ambiente ecologico circostante. Questi luoghi sono preziosi per i cinesi e sembrano avere familiarità con la grande scala di ciò che li circonda, ma oltre allo stupore e allo stupore puro vivono anche nell’ansia: chissà cosa porterà il futuro? Continueranno a esistere questi imponenti tratti di natura, così incontaminati eppure così vicini alle loro case?’ — GUP Magazine