Non c’è dubbio che la vita e la carriera creativa di Ana Mendieta abbiano avuto una sfumatura drammatica, né che la sua morte inaspettata e violenta abbia lasciato un segno scioccante nell’arte contemporanea.
Ciò non significa che il suo approccio creativo fosse molto diverso da quello dei suoi contemporanei di estrazione culturale europea o anglosassone. E’ in ogni caso difficile comprendere la sua arte e la sua essenza poetica senza ammetterne una connessione con la realtà necessaria e lucida, e senza riconoscere il carattere di frontiera della sua pratica configurativa.
L’ansia creativa di Ana Mendieta presuppone il cercare di apprezzare la realtà in qualche modo e, naturalmente, di interferire sensibilmente con essa. Anche la sua intensa coscienza politica, intrinsecamente collegata alla sua storia personale, non ha mai fatto scadere le sue opere in particolarismi autobiografici. Questo significa che Mendieta, nella sua vita tragicamente troncata precocemente, è stata disponibile ad immergersi in tutti i territori della conoscenza, portando il suo corpo ai limitari naturali più ambigui e remoti, innalzando così la sfera personale a quella politica, indipendentemente dal contesto in cui si stava muovendo.
Questa monografia sull’artista di origine cubana offre la più completa panoramica sulla sua opera disponibile in spagnolo. Dalle prime performance alle opere di Land Art, esempi di tutte le fasi attraversate nella sua carriera – dalla fine degli anni Sessanta alla sua morte nel 1985 – sono qui valorizzate da ampie tavole a colori, saggi di approfondimento e scritti di Mendieta stessa.