Tenendo a mente “Tokyo Papers” di Karel Martens, Ari Marcopolous organizza le sue immagini riflettendo sul concetto di interno ed esterno, pubblico e privato. Si tratta di un’idea che era già diventato un pensiero costante durante la pandemia di Covid-19. Le fotografie a colori, celate nelle pieghe interne delle pagine sono per lo più ritratti di oggetti e persone, mentre le fotografie in bianco e nero poste in superficie sono di recente produzione, principalmente scatti realizzati nei mesi di gennaio e febbraio del 2021.