Artista americana esposta nei più importanti spazi museali, Andrea Modica raccoglie in questo libro immagini in bianco e nero, stampate da lei stessa con la tecnica ottocentesca del platino-palladio, che rendono il lavoro al contempo misterioso e dotato di uno stile inconfondibile.
La tematica qui trattata non è riconducibile a un genere, né tantomeno ad una narrazione sequenziale di episodi. L’artista non vuole spiegare nulla se non condurre i suoi osservatori ad interrogarsi su temi universali che trascendono dalla contingenza dei soggetti, protagonisti dei suoi scatti.
Il libro ha un’introduzione di Larry Fink, che scrive: “Andrea Modica allinea un amore sensuale con una tenebrosità pervasiva, creando un lavoro che non è senza speranza, ma piuttosto senza respiro. Come se la garza di un clima psicologico, stesa sulla laringe, ci costringesse a respirare in silenzio mentre camminiamo sulla corda tesa tra una vita esaltata e una languida morte.”