Ash – Muge (II edizione)

‘Nel ciclo della vita, infine si torna da dove si è venuti, tutte le anime tornano al loro creatore’.

Il 2009 ha segnato il quinto anno dall’inizio del progetto di Muge ‘Going Home’, in cui motivi pratici gli hanno reso impossibile affrontare più a lungo i silenzi della gente del luogo. Muge torna quindi nella sua città natale per riflettere su come continuare il suo lavoro, scoprendo grazie alla lentezza del banco ottico che i volti e le espressioni degli occhi delle persone sono pieni di sfaccettature contraddittorie sia di speranza che di impotenza.

Nel maggio 2010 nasce la figlia dell’autore, cambiando radicalmente la sua percezione della vita. Muge inizia ad esplorare il mondo con occhi di bambino: nasce così il concetto per la serie ‘Still Objects’, che ritrae fili metallici in un vaso. Quando la luce imprime sul muro l’ombra del vaso pieno di questi intrecci, l’immagine è esteticamente appagante ma allo stesso tempo brutale.
Usando il banco ottico per ri-comprendere la sua città natale, l’autore scopre che tutte le cose del mondo reale derivano da un nostro desiderio interno: il ciclo karmico di aspirare alla natura, distruggere la natura, riparare la natura. Muge si immerge quindi nella natura per cercare i tre elementi immutabili per la filosofia cinese – montagna, acqua, pietra -, per osservare le tracce del tempo e della storia e per restituire alla natura la sua essenza: solenne, rispettosa e misteriosa.

‘Prima mi sentivo risentito verso il mondo e vedevo tutto nella luce peggiore. Ora mi piace guardare le cose e gli oggetti come sono, in questo semplice mondo in cui viviamo’.

‘Ash’ è diviso in tre parti – ‘Still Life’, ‘Shan Shui’ e ‘Scenery’ – che nel design del libro formano una scala, poggiandosi su un simbolismo che crea una connessione di natura filosofica tra le diverse sezioni.