Peperoni Books, 2010
Copertina rigida, 15 x 20 cm
72 pagine, 50 immagini a colori
Lingua inglese
Condizioni perfette
Disponibile (ordinabile)
“Come veramente sia la città sotto questo fitto involucro di segni, cosa contenga o nasconda, l’uomo esce da Tamara senza averlo saputo. Fuori s’estende la terra vuota fino all’orizzonte, s’apre il cielo dove corrono le nuvole. Nella forma che il caso e il vento dànno alle nuvole l’uomo è già intento a riconoscere figure: un veliero, una mano, un elefante.”
Italo Calvino, Le città invisibili
Le grandi città, per i fotografi contemporanei, sono diventate molto simili alla Tamara che ci descrive Calvino. Ogni strada, ogni dettaglio fotografato sembra rimandare a qualcosa che ricorda le immagini storiche. Sono state ritratte talmente tante volte che ora sembra impossibile, fotografandole, coglierne la vera essenza. Wolf si rende conto di questo impedimento e lo aggira scattando fotografie direttamente da Google Street View, lo strumento se possibile più impersonale che abbiamo per esplorare un luogo.
Se pensiamo a Michael Wolf, ci vengono in mentre immagini di enormi grattacieli o di assembramenti di persone schiacciate sui finestrini della metropolitana. In questa serie, riconosciamo la sensazione di disagio voyeuristico tipico dell’autore, che ricorda Blow-Up di Antonioni o Hitchcock. C’è il sentore che qualcosa di terribile stia per accadere, qualcosa che va ben oltre il bizzarro preavviso di ‘una serie di eventi sfortunati’. Il mondo – e con lui la nostra mancanza di privacy – nel 2010 stava irrevocabilmente cambiando e chi meglio di un fotografo come Wolf poteva sottolinearlo?
Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
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Isbn |