“Bare Handed” compone un ritratto sfaccettato degli Stati Uniti rurali; rivisitando più e più volte le stesse comunità nell’arco di un decennio, l’autrice svela un complesso paesaggio sociale pregno di tradizione, documentato in fotografie prive del fardello della nostalgia.
La sequenza mostra persone alle prese con lavori manuali in un rapporto quasi simbiotico con la natura: sostituendo alla modernità delle macchine la forza delle braccia, emerge il desiderio di raggiungere uno stato quasi spirituale, di abbandono della frenesia tecnologica per arrendersi nuovamente a ritmi naturali e più umani.