Ciò che differenzia le fotografie di Mark Steinmetz da quelle dei suoi contemporanei è l’eccezionale e sfuggente capacità di creare immagini belle, ma anche compassionevoli. Nelle sue immagini abbonda una grandezza di preoccupazione che non è facilmente catturata e quando cito la parola preoccupazione, non la intendo nel senso di “fotografo preoccupato”, lo intendo nel senso quotidiano. La capacità di Mark di leggere il terreno e vagare con attenzione, ma con la gloria di tutta la sincera ed etica preoccupazione per i suoi soggetti rende il suo lavoro umano e di una qualità che predice un intento palese e ben calcolato all’interno delle sue fotografie.
Steinmetz ha realizzato fotografie da molte diverse parti del mondo e sebbene la maggior parte del suo lavoro sia esemplificato dal suo lavoro in America, l’Italia e Parigi hanno anche fornito uno sfondo per i suoi viaggi fotografici. Mark è coerente nella sua capacità di leggere il terreno con un’indagine umile e abile e questa coerenza è manifesta nei suoi libri che delimitano qualsiasi località in cui si affina. Ciò è di particolare interesse quando rivolge le sue attenzioni all’ambiente urbano, in particolare un ambiente straniero carico di storia.
Berlino è una città di fantasmi sempre presenti. È una città la cui storia recente oscura e pende pesantemente creando una malinconia a contratto in cui i suoi cittadini camminano e faticano sotto la gravità imposta loro da cieli grigi minacciosi e totem frammentati della storia sparsi in tutto l’ambiente urbano e tuttavia offre anche una capacità prodigiosa per speranza, rinuncia e ricostruzione. Una volta si diceva che ci si avventura nella città di Berlino per perdersi e forse, solo forse è ora che ci si avventura a Berlino per farsi trovare. Berlino è una città di opposizione e progresso a causa del suo tessuto storico. Si può cogliere il bisogno di vicinanza all’interno delle sue strade e degli edifici in mattoni e dei suoi echi storici.
Steinmetz ha visitato Berlino tra il 2012 e il 2019, fotografando ogni volta le sue strade ei suoi cittadini con la cura e la compassione che riserva a tutti i suoi soggetti. Nelle sue immagini di Berlino, troviamo la vicinanza di coppie e sconosciuti che troviamo in molte delle sue opere e tuttavia, Mark aggiunge un nuovo livello al lavoro investigando i dettagli della città stessa, la sua architettura e le sue strade si allineano nel mirino di Mark e lui rende ogni fotogramma, abitato o meno, con un occhio di riguardo ai dettagli del momento. Berlino è una città unica e Mark aggiunge un nuovo livello, meno marginalizzato dal peso della storia, ma piuttosto dall’accettazione della sua condizione di essere presente nei suoi quadri di Berlino. (Brad Feuerhelm)