Blush – Janina Green

Un libro dai toni rosa, un libro che raccoglie 22 anni di lavoro e che ha come punto di forza la sua delicatezza. ‪

‬ Janina Green è un’artista australiana che accorpa le sue fotografie sotto una sola parola: “‪Blush“. Questo termine, dall’inglese, significa arrossire, ma è anche il nome che viene attribuito al belletto per le guance (il nostro ‪fard) che tutte le donne utilizzano al fine di migliorare la propria femminilità, ma forse anche per mitigare quel processo di rossore naturale che accade in situazioni di vergogna, imbarazzo o modestia. “Blush” è il titolo di questo volume che racchiude, nelle sue immagini, le ossessioni della fotografa, in un flusso di coscienza onirica e vagamente sensuale, quanto labirintica. È un editing molto intimo, che passa senza sforzo da immagini colorate a fotografie in bianco e nero, ognuna con una sua narrativa, ognuna con un suo valore; tutte legate fra loro, non a caso, da una tinta color cipria e tutte volte a mostrarci e a nasconderci qualcosa, richiamando esattamente il processo di svelamento e occultamento tipico della polvere rosata sulle gote femminili. Momenti unici, simulacri di una fragile bellezza.