BOA NOITE POVO – Cristina de Middel & Bruno Morais

La serie fotografica collaborativa “Boa Noite Povo” della fotografa Magnum Cristina de Middel e dell’artista Bruno Morais esplora gli estremi della vita umana, della mitologia e del sentimento politico attraverso le rappresentazioni della natura. Il progetto è ambientato a Bahia, in Brasile, e ruota attorno agli animali selvatici e domestici catturati nella casa degli artisti e nella circostante giungla di Mata Atlântica. Questi soggetti animali sono presentati insieme a vari interventi, tra cui collage stampati, fotografie d’archivio, superfici specchiate e oggetti domestici. Attraverso questi elementi sperimentali, la serie invita gli spettatori a mettere in discussione e riconsiderare la loro comprensione della rappresentazione fotografica.
De Middel e Morais sono affascinati dalla fauna selvatica della regione dal 2017 e il loro lavoro approfondisce la definizione di natura e cultura nell’attuale clima politico ed economico.
Il processo creativo dietro “Boa Noite Povo” è caratterizzato dalla sperimentazione, con gli artisti che utilizzano la loro casa come uno sfondo pieno di libri, oggetti, vecchie foto e altri materiali. Intensificando le interazioni tra animali, oggetti e vegetazione, gli artisti documentano e riflettono sulla tensione intrinseca tra la presenza umana e l’ambiente naturale.
Il progetto incorpora diversi aspetti visivi, che vanno dalla fotografia naturalistica e le nature morte allestite fino alle immagini d’archivio e agli oggetti simbolici. Questi elementi sono emersi organicamente attraverso l’esplorazione sperimentale degli artisti, piuttosto che aderire a un quadro concettuale strutturato.
Inoltre, la prospettiva critica fornita dal testo scritto dal filosofo brasiliano Fabiano Lemos mette in luce la potenziale superficialità e ipocrisia nei rapporti uomo-natura, in particolare quando confrontati con il potere politico ed economico.
Nel complesso, “Boa Noite Povo” è un progetto visivamente avvincente e concettualmente ricco che esamina la complessa relazione tra natura, cultura e dinamiche politiche. Invita gli spettatori a mettere in discussione le credenze consolidate, a considerare la conoscenza ancestrale e a riflettere sullo stato attuale del nostro ambiente e della nostra società.