La devastazione della foresta amazzonica e il conseguente cambiamento climatico avvengono su scala così vasta da risultare incomprensibili, e al contempo in maniera talmente sottile e a tal punto normalizzata da essere invisibili.
Il volume comprende fotografie e singoli fotogrammi dal film “Broken Spectre”, spaziando dall’ecologia in relazione con la topografia e l’antropocentrismo all’esplorazione di esempi di violenza e sopravvivenza animali.
All’interno della sequenza trovano spazio la documentazione delle attività illegali minerarie e di disbosco, vedute aeree che documentano la sistematica distruzione della foresta, distruzione di cui la pellicola fotografica stessa, rovinata dal calore e dall’umidità, diviene metafora, e surreali fotografie scientifiche che raffigurano la complessità microscopica del bioma della regione.
Mosse, inoltre, documenta il lato umano della tragedia: da un lato le comunità indigene in lotta per l’autonomia e la sopravvivenza, dall’altro i minatori illegali che inquinano le acque alla ricerca di un pugno di polvere d’oro e gli allevatori disposti ad incendiare vasti tratti di foresta per creare zone di pascolo.
Creato a cavallo tra il 2019 e il 2022, “Broken Spectre” è stato pubblicato in occasione delle elezioni presidenziali del Brasile, dove la vittoria di Jair Bolsonaro potrebbe sancire la definitiva e irreparabile distruzione dell’Amazzonia.