Luigi Ghirri realizzò “Paesaggi di cartone” durante i suoi viaggi in Europa, coniando il termine “geografia sentimentale” per descrivere il suo approccio artistico unico di esaminare l’ordinario per dimostrarlo straordinario. L’album originale fatto a mano contiene oltre 100 stampe a colori cromogeniche incollate sulle pagine di un libro bianco, ed è stato regalato da Ghirri a John Szarkowski, allora direttore del dipartimento di fotografia del Museum of Modern Art, negli anni ’70.
Una singolare opera d’arte, “Paesaggi di cartone” viene ora pubblicato per la prima volta. La collezione è un’anomalia all’interno dell’opera complessiva di Ghirri, in quanto dà la priorità alla composizione complessa piuttosto che agli ampi tableaux per i quali è meglio conosciuto. In questa serie di lavori, considera l’immagine stampata come soggetto, inquadrando un caleidoscopio di fotografie e pubblicità per raccontare una narrativa visiva poetica che riflette contemporaneamente la cultura regionale, personale e popolare, rivelando un affascinante impulso a indagare il proprio ruolo all’interno del proprio media.