Jim Goldberg ha trascorso più di due decenni a creare il lavoro confluito in Coming and Going, creando una sorta di diario autobiografico unico nel suo genere.
Dal 1999, Goldberg fotografa la sua vita quotidiana in ogni aspetto e poi torna nello studio per digerire e reinventare queste immagini attraverso la sua celebre pratica di collage, annotazioni, montaggio e ricombinazione. Sezionando una vita individuale con rigoroso candore e schiettezza confessionale, il libro racconta allo stesso tempo una storia universale di amori e perdite, di incontri e distacchi, e dei modi in cui arriviamo a comprenderle.
Qui vediamo un artista che tenta di affrontare la mortalità senza cedere alla malinconia.
Il linguaggio visivo di Goldberg utilizza la sequenza e la narrazione con febbrile intensità per riflettere il costante movimento e la mutevolezza della vita. Storia, memoria e immaginazione si scontrano in questa sua pratica vividamente materica; Goldberg offre il resoconto travolgente, al contempo feroce e vulnerabile, di una vita alla ricerca di un inafferrabile senso di universalità nelle vicende intime e personali.
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