Seconda parte del lavoro di Carl De Keyzer sulla Repubblica Democratica del Congo, Congo (Belge) segue le orme della “Guide du voyager au Congo”, pubblicata nel 1958 per i visitatori dei possedimenti belgi con le loro fabbriche, le miniere e molte strutture per il tempo libero. Il tutto intervallato da commenti paternalistici e rozzi sui “negri”.
Il fotografo si concentra sull’intreccio che nasce tra gli ex ricchi quartieri e le infrastrutture coloniali degradati con i precari rifugi dove vive una popolazione in totale bisogno. Il suo occhio a doppio taglio riesce a fotografare un popolo e un paese completamente alla deriva tenendo sempre sullo sfondo un beffardo ritornello su “il tempo benedetto delle colonie”.