La prima foto, la stazione di servizio attraverso il finestrino dell’auto, dà inizio al viaggio. Mark Cohen guida per otto giorni, nel luglio del 1991, da Atlanta, Georgia, a Memphis, Tennessee, fermandosi di tanto in tanto nelle città che incontra lungo la strada, come Jackson, Birmingham o Montgomery.
Trent’anni dopo, guardando queste foto, si accorge che hanno una valenza sociale e politica. Il cotone diventa il filo conduttore della narrazione, disegnando la storia coloniale del Sud americano. La macchina fotografica, esponendo inconsapevolmente la pellicola in bianco e nero di Cohen alla natura acida del razzismo, è cartina tornasole della segregazione dei neri, in cui il cotone era il primo – fondamentale – motore economico, assicurato dagli schiavi.