Situato in un ranch isolato nel deserto, a est della catena montuosa della Sierra Nevada in California, Deep Springs è un college di arti liberali tutto maschile, fondato un secolo fa da Lucien Lucius Nunn. L’imprenditore, che con suo fratello costruì la centrale elettrica alle cascate del Niagara, dedicò gli ultimi due decenni della sua vita a ciò che il New Yorker descrive come “una nuova forma di educazione, un’anomala mescolanza di misticismo cristiano, élitismo imperialista, astinenza alla Boy Scout, e apprendimento attraverso il fare dell’era Progressista, con un’enfasi sull’autogoverno, la pratica della leadership e la costruzione di un carattere forte”.
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Niente di tutto questo è verbalizzato in Deep Springs, per il quale Sam Contis ha trascorso quattro anni fotografando di tanto in tanto al college avendo incontrato un paio di ex studenti mentre studiava per il suo MFA alla Yale University. Ma fornisce il palcoscenico ideale per la sua indagine sulle prospettive mutevoli della mascolinità, sullo sfondo del West americano, giocando con le sue mitologie e la lunga storia della fotografia nella regione, in particolare quella che gioca sul rapporto tra il paesaggio e la forma umana.