Raro libro d’artista edito da Krachmalnicoff, Milano1973. Resoconto delle mostre / installazioni / performance presentate dal 1971 al 1973: Amore mio, Che cosa è il fascismo, Ebrea, Vomitare sulla Grecia. Con scritti editi e inediti di Furio Colombo, Elisabetta Rasy, Eugenio Battisti, Maurizio Calvesi, Filiberto Menna, Bruno Zevi, Tullio Catalano, Giorgio Pressburger, Achille Bonito Oliva, Renato Barilli e vari altri.
Fabio Mauri continuò a creare i suoi famosissimi “Schermi” per tutti gli anni Sessanta, iniziando nei primi anni Settanta a realizzare i cosiddetti schermi di seconda generazione.
Nel 1972, eseguì un totale di 40 schermi: 11 di carta, il resto in tela.
Aveva già iniziato a usare la scrittura gotica tedesca nel 1971, credendo fermamente che il tedesco, la lingua di Lutero, Kant, Goethe, Hegel, Nietzsche, Marx, Engels, Freud, Planck, Einstein fosse la madre della cultura europea: il tedesco, come egli ebbe a scrivere in un suo saggio, comprende “il pensiero profondo di una lingua e di una passione razionale.”
Mauri desiderò che il famoso critico d’arte, scrittore e amico, Alberto Boatto, lo avesse nella sua collezione personale. L’elenco delle mostre nate dalla loro collaborazione è lungo, da “Ghenos Eros Thanatos” a cura di Alberto Boatto ed esposta a Bologna (Galleria de Foscherari) e a Roma (Galleria La Salita dove si svolse la performance) nel 1974; “Oscuramento”, tenutosi alla Galleria Cannaviello di Roma nel 1975, per la quale Boatto curò il catalogo della mostra. Il testo in Der Politische Ventilator è stato proprio scritto da Boatto nel 1973.