Ken Domon è stato uno dei fotografi giapponesi più influenti del XX secolo. Nato a Sakata, nella prefettura di Yamagata, intorno ai vent’anni si iscrive alla facoltà di legge della Nihon University, venendone espulso a causa della sua partecipazione a movimenti politici radicali. Successivamente a questi avvenimenti sceglie di dedicarsi completamente alla pittura e alla fotografia, entrando nello studio fotografico di Kotaro Miyauchi nel 1933. Come Ihei Kimura e altri fotografi giapponesi sceglie di collaborare in appoggio del Giappone durante la seconda guerra mondiale. Provato dall’atmosfera bellica, decide di rifugiarsi in uno spazio del teatro bunraku e poi in alcuni templi. Posteriormente si dedica alla documentazione dei villeggi dei minatori dell’isola di Kyushu e a dei quartieri bassi di Tokyo, attraverso la rappresentazione di bambini. L’opera di Domon culmina con gli scatti delle vittime della bomba atomica di Hiroshima che lottavano per la sopravvivenza a dodici anni di distanza dalla fine della guerra.