Elisabeth – I want to eat consiste in una raccolta di fotografie, lettere e cartoline anonime appartenenti a una giovane donna, in cui l’artista si è imbattuta in un negozio di Hendrik Jacobszstraat ad Amsterdam. Wessels si appropria del materiale trovato a modo suo, fotografando le immagini, elaborandole e disponendole in modo creativo, nonché aggiungendo occasionalmente il proprio materiale. L’intensità e la sensualità delle fotografie ricordano il lavoro di maestri fotografi come Gerard Fieret e Miroslaw Tichý. Raffigurano una giovane donna che posa con aria di sfida davanti alla telecamera, esponendosi sia in senso figurato che letterale. Le fotografie in bianco e nero sono logore, sfrangiate da numerosi graffi e particelle di polvere, che mescolano insieme l’esaltazione e la malinconia in esse registrate.
Oltre alle fotografie, il libro contiene una serie di cartoline stampate e lettere indirizzate a Elisabeth, dalle quali il lettore deduce gradualmente che la sua vita è stata in qualche modo sviata. “Religione, ordine, disciplina, distacco dalla ricerca dell’ambizione” – questi sono, in sintesi, gli ingredienti del consiglio, con cui un familiare si propone di “guarirla”. Eppure la persona che le dà il consiglio non racconta una storia semplice. Viene infatti da chiedersi quale delle due persone sia più bizzarra. C’è un netto contrasto nel libro tra i paesaggi idilliaci nelle cartoline dipinte con un dolce acquerello e la disarmante immediatezza dello sguardo di Elisabeth verso la telecamera. Il libro contiene sottili inserti in carta colorata, su cui le lettere e le cartoline a Elisabeth si trasformano quasi in un richiamo diretto al lettore. Il titolo della pubblicazione è tratto dall’unica lettera del libro scritto dalla stessa Elisabeth, indirizzata a un’amica sconosciuta:
‘(…) L’ultima volta che ti ho vista è stato bello e mi sono sentito molto meglio. Sei ancora a Bruxelles? Non lo so, ma mi piaceva la casa che abitavi e le strade lì. Vorrei mangiare.’
Il libro è stato inizialmente autopubblicato dall’artista nel 2008 in una piccola edizione ed è stato ampiamente acclamato. Ha vinto il Silver Medal Book Award al Fotofestival di Roma ed è stato recentemente acquisito dalla collezione del MoMA di New York.
