Una storia culturale della prima sublime immagine di un buco nero, in fotografie e documenti.
“Sbirciare nel cimitero della luce: La prima immagine del buco nero”, recita la cover story dell’11 aprile del New York Times. Il titolo, come molti altri quel giorno, era accompagnato dall’immagine di un anello celeste incandescente incorniciato da un nero infinito: la prima immagine di un buco nero. Nel suo primo libro, il fotografo newyorkese Matthew Beck (nato nel 1986) si concentra sulla rivelazione di questa immagine inedita, seguendola nelle profondità della metropolitana di New York.
Il libro suggerisce l’idea che il cosmo non è qualcosa da osservare semplicemente dal nostro punto di vista di esseri umani, ma piuttosto un sistema di cui siamo intrinsecamente parte; e la vera natura del buco nero sembra essere tanto sfuggente quanto la risposta alla più pressante domanda del “perché” dell’umanità.
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