“Tre viaggi hanno dato vita a ‘Fin D’Automne’; il primo è stato solitario, a tappe da Tokyo a Kagoshima, la città più meridionale del Giappone. Un viaggio attraverso il Paese, abbandonandomi al destino e alle disgrazie, alle intuizioni e agli stereotipi, cercando di abbracciare o distorcere l’influenza di libri, racconti, romanzi e film sulla cultura giapponese, principale motivazione dietro il mio desiderio di viaggiare qui.
Sono tornato in Giappone nel 2018 per ricongiungermi con Nanako, conosciuta a Parigi e che sarebbe diventata mia moglie: questo secondo viaggio è dedicato a lei. Invece di girovagare siamo rimasti a Tokyo, vivendo un giorno alla volta. L’ho seguita, indifferente questa volta agli aspetti esotici del Giappone, penetrando nel cuore degli spazi a lei familiari, i quali continuavano a sfuggirmi.
La terza volta, ci siamo incontrati di nuovo a Tokyo, un anno dopo, in un appartamento in affitto. Nanako si sentiva un’estranea nella sua città, in un quartiere che stava scoprendo insieme a me. Mi piaceva Sakurajosui: assomigliava a un villaggio, attraversato dalla ferrovia, con passaggi a livello per i treni in transito: niente marciapiedi, solo una sottile linea bianca che separa i pedoni dal traffico.
Tutte le immagini sono state scattate in questi tre periodi, tra il 2015 e il 2019; mescolando l’intimità e le diverse distanze, le fotografie sono una testimonianza del mio incontro sfuggente con questa terra peculiare”.
– Olivier Kervern
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