Pubblicato nella sua prima edizione nel 2014, Fractal State of Being è un viaggio attraverso gli archivi emozionali di Sara Skorgan Teigen, l’autrice. Sara ci offre diverse chiavi di lettura dei suoi processi mentali, stuzzicandoci nel tentativo di leggere la sua emotività, quello che pensa e prova.
E’ un libro arriva o non arriva, come qualsiasi cosa risulti così intrinsecamente personale: data la sua connessione con i meccanismi mentali, possiamo ammirare o scoprirci annoiati da un riflesso del nostro funzionamento interno, così come possiamo entusiasmarci o provare alienazione osservando un processo così familiare.
Fractal State of Being cambia ogni volta che lo sfogliamo, così come cambiano in continuazione le forme dei nostri pensieri e delle nostre emozioni.
Esiste sempre un limite nello sfogliare uno sketchbook non assemblato da noi, che è lo stesso limite che sperimentiamo quando cerchiamo di capire la mente di qualcun’altro. Nonostante questo, la sua forma astratta ci affascina in quanto non ci risulta familiare, ed è interessante come, presentando così emozioni che non hanno forma, noi ci ritroviamo a dover per forza accettarle.