Ogni estate, per oltre 40 anni, Shelby Lee Adams si è recato sulle montagne del Kentucky orientale per scattare fotografie.
Ormai settantenne, Adams è ritornato al suo archivio di immagini inedite scattate tra il 1974 e il 2010. Il suo obiettivo era quello di stampare tutte le foto che potevano essere state trascurate in precedenza, preoccupato che se non le avesse stampate in vita, le fotografie non avrebbero mai visto la luce.
Quasi 90 di queste fotografie inedite sono racchiuse in questa nuova pubblicazione, andando a comporre un delicato ritratto delle comunità della sua terra natale.
L’intenzione di Adams, quando iniziò a fotografare, era quella di “ritrarre ciò che conoscevo”.
Quei viaggi estivi gli permettevano di rivivere la sua infanzia in queste montagne: all’inizio fotografava i nonni, gli zii, i vicini e gli amici. Quando riportava le fotografie per distribuirle a coloro a cui aveva scattato i ritratti chiedeva che gli presentassero altre persone, e via così, giungendo a fotografare tre, quattro o talvolta anche cinque generazioni delle stesse famiglie.
Spesso, l’autore fotografava più volte lo stesso soggetto, a volte a distanza di un paio d’anni, a volte di un decennio.
Dalle inquadrature, oltre ai volti spesso impassibili dei soggetti, emergono i dettagli della loro vita quotidiana, raccontando un mondo di semplicità che rasenta l’indigenza, duro ma al contempo affascinante.
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