“Questa è la storia di un emigrante; o di tanti emigranti. È una storia sporca e pulita, come tutte le storie degli uomini. La macchina fotografica ha il torto di averla resa immobile. In realtà il meglio e il peggio sono fuori dall’obiettivo fotografico.” Con queste parole si apre “Gente che Va”, al cui interno le immagini di Gios Bernardi sono accompagnate dai versi concisi e taglienti di Mario Bebber nel raccontare la realtà degli Italiani che negli ’50 e ’60 emigravano, soprattutto dal Sud: “da questa terra bisogna partire per vivere”. Le fotografie, scure e granulose, a tratti “annebbiate”, esplorano poeticamente e con delicatezza il mondo, carico di angosce e speranze, di coloro che si preparano ad abbandonare per sempre la terra natia nella speranza di una vita migliore.