Joseph Beuys, l’artista tedesco che aveva dedicato il suo lavoro proprio alla dilatazione del significato dell’evento artitico verso una mutua e scambievole simbiosi tra opera e natura, rivolgeva i suoi occhi, da Gibellina, verso i margini profondi della città, i suoi confini incerti. Lì hanno guardato, interrogandosi, anche i quattro fotografi che hanno fissato gli straordinari ritratti gibellinesi che qui presentiamo.