Girl Plays with Snake – Clare Strand

Il serpente è maschio o femmina?
È entrambe le cose
(lunga pausa)
ma non contemporaneamente

Nella tradizione occidentale il serpente è simbolo di seduzione e peccato.
Eva, nel giardino dell’Eden, donna e debole, si è fatta convincere dal Serpente a mangiare dall’Albero della Conoscenza, precipitando così l’essere umano dal Paradiso Terrestre alla sua condizione di mortalità.

L’osservatore in Girl Plays With Snake è indubbiamente di sesso maschile.
Lo capiamo dall’immagine che ritrae una donna in posa con un serpente, circondata da un gruppo di uomini, tre dei quali la stanno fotografando. Qualche pagina dopo, un ritaglio che Strand ha applicato all’immagine evidenzia la folla precedente periferica degli uomini dagli sguardi cupi.

Una poesia, tra le molte all’interno del libro, recita: “Un collare vivo / drappeggiato attorno a lei / due serpenti mortiferi / addomesticati dal suo / padre allevatore di serpenti”.
E ancora, testi formati usando generatori di poesia online con le parole scarabocchiate sul retro di queste immagini. Canzoni suggestive, filastrocche o dichiarazione disarticolate e ossessive: “Un pitone di 7 piedi / sulla sua testa / i serpenti sono la mia specialità / dice lei”.

Il serpente, che qui diventa decorativo, minaccia di strangolare la donna che lo indossa così come di mordere il maschio che dello spettacolo si diletta. Rivela, così, il ruolo che sia gli uomini che la fotografia hanno giocato nel mantenimento delle donne a ruoli di decorazione ed esibizione.

Le tue figlie hanno paura dei serpenti?
Dicono che siano delle brave madri.