Tunnel sotterranei in cui l’oro viene spostato avanti e indietro tra i caveau. Mi piace immaginare che questo sia il mio lavoro: in una Manhattan sotterranea, impilo l’oro su pallet e lo trasporto per brevi distante sopra un muletto, ho una carriera nella ‘custodia dell’oro’. Il mondo ha bisogno di lingotti d’oro che si muovono sottoterra, anche se non possono essere puri; se fossero puri, sarebbero troppo malleabili per mantenere la loro forma nel tempo, per questo ogni lingotto contiene una piccola quantità di altri metalli – rame, ferro, argento, platino, che dà all’oro una leggera sfumatura biancastra…
Cosa succede a un’immagine quando viene ricontestualizzata o riscoperta? Come matura o si indebolisce il significato attraverso la ripetizione? In che modo le immagini o le frasi vengono arruolate o improvvisamente congedate, nella costruzione delle nostre mitologie personali e collettive?
In questo libro collaborativo, che riunisce le opere d’arte di Bloom e le poesie in prosa di Lerner, queste domande oscillano tra le promesse dell’astrazione – ‘lo showroom della grammatica, il suo luccichio e i suoi fantasmi’, i nomi collettivi, le canzoni senza testo che tutti possono cantare – e linguaggi verbali e visivi di estrema complessità.
Attraverso la fotografia, installazioni, film e libri, Barbara Bloom esplora le nozioni di musicologia, design, collezionismo. Il suo uso seducente di ombre, tracce, Braille, oggetti rotti e filigrane, dimostrano un incrollabile interesse nel visualizzare il fragile funzionamento della memoria, l’effimero e le presenze assenti-invisibili attivate dal nostro sguardo.