Horse – Heleen Peeters

L’essere umano e i cavalli condividono un lungo percorso insieme. All’inizio i cavalli erano animali da lavoro, o servivano come mezzo di trasporto in agricoltura e in guerra. Oggi i cavalli sono animali da compagnia, ed esiste uno status morale nei loro confronti: sono usati per attività ricreative, nelle competizioni e per specifiche terapie mediche.

Nel 1948 il nonno di Heleen Peeters iniziò un’attività in un settore che per molti oggi è considerato un tabù: la carne di cavallo. A quel tempo la popolazione era afflitta dalla povertà, in ripresa dalla crisi seguita alla Seconda Guerra Mondiale, e la carne di cavallo era molto richiesta, essendo un prodotto di qualità ad un prezzo accessibile. Oggi, a 70 anni da quel giorno, il consumo e la produzione di carne stanno pressoché scomparendo.

Peeters documenta ampiamente la cultura relativa ai cavalli in Belgio, Francia, Italia, Polonia, Argentina, Uruguay, Kirghizistan, Stati Uniti e Canada. Perché la carne di cavallo sta diventando meno popolare? Cosa succede ai cavalli se non vengono più mangiati? Come ci relazioniamo con gli animali quando non li mangiamo? E quando li mangiamo? E che dire della necessità di ridurre il nostro consumo di carne?

Il libro si apre con bellissime immagini di cavalli liberi nelle praterie, foto di archivio che raccontano la relazione tra uomo e animale nella storia; ci accompagna, poi, all’interno dei macelli, dove si attua la produzione industriale della carne, chiedendoci inequivocabilmente e violentemente che posizione vogliamo prendere rispetto a questo genere di consumo. Il lavoro si amplia, prendendo in esame il consumo di carne, non solo quella equina, come atteggiamento politico di partecipazione o meno alla crisi climatica e sociale a cui stiamo assistendo.