“Chi avesse voluto ricapitolare l’opinione che, prima, gli italiani delle altre regioni si facevano di Milano, all’ingrosso avrebbe potuto essere questa. Città grande, città ricca; la più importante per commerci e per traffici; la più moderna e progredita nella tecnica urbana, negli istituti di cultura, nelle provvidenze sociali; quella dove ci si diverte meglio e si guadagna di più. Ma brutta. Senza fiume, senza colline, senza nessuno di quei doni di paesaggio e di clima che la natura ha prodigato al nostro paese, cosa diavolo è venuto in mente ai milanesi di venirla a piantare qui?”