La notte, il sesso, il vagabondaggio, La necessità di registrare, non come un atto deliberato, ma come un piatto modello di esperienze normali ed estreme. Una pratica inseparabile da un particolare modo di vedere la vita, in cui il rischio, il desiderio e l’inconscio rimangono gli unici elementi essenziali. Non c’è atteggiamento morale qui, nessun giudizio, solo la necessità di approfondire alcuni universi, condividendoli, senza precauzioni. E’ un passaggio per la scrittura sull’orlo dell’estinzione, il godimento e la morte. (Antoine d’Agata)
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