Le immagini all’interno di “Isivumelwano”, termine che in Nguni, lingua comune del Sud Africa, significa “contratto”, documentano una serie di cerimonie di matrimonio in netto contrasto con la nozione eteronormativa tipica del matrimonio europeo.
La sequenza di Mlangeni compone un’elegia al rapporto tra esseri umani, esponendone al contempo le criticità derivanti dal sistema nel quale le nostre esistenze sono immerse; la crudeltà di un passato di ingiustizie è celata dall’atmosfera di festa e intimità come da un velo nuziale, per rivelarsi al lettore disposto a trascorrere del tempo con le fotografie all’interno del volume, le quali, secondo l’autore, “dimostrano che è l’amore l’elemento che permette ad un popolo di superare l’oppressione per trovare la felicità. In quanto unificatore sociale, il contratto – l’amore – incarna una forza liberatrice.”