“Questo progetto è semplice nella sua realizzazione: un pomeriggio trascorso su un’isola con una storia turbolenta, seguendo un tracciato chiaro e lineare mentre il tramonto scivola lentamente nelle tenebre.”
Le immagini all’interno del volume costituiscono una riflessione sul concetto di luogo e sull’atto del camminare come terapia nei confronti di problematiche interiori; al contempo emerge l’impossibilità di sfuggire una volta per tutte alla realtà, e il paesaggio circostante, quello dell’isola di Suomelinna, da territorio che non aspetta che di essere esplorato si tramuta in una sorta di ostacolo, quasi del tutto privo della presenza umana e tutt’altro che accogliente.
La sequenza, intima e poetica, parla della necessità di accettare e accogliere le proprie debolezze e il fallimento, e della forza di trasformarli in qualcosa di nuovo.