«Sudek è stato il bardo per immagini di Praga, come Atget e Brassai lo sono stati di Parigi e Brandt di Londra. L’arte di Sudek – come la stessa Praga – sfugge al tempo. Il “Giardino incantato”, la vista dalla sua finestra o le vedute dal ponte Carlo sono fuori dal tempo. Le sue nature morte mettono tutto insieme, oggetti gotici, barocchi e moderni, in un grande miscuglio che elude ogni riferimento temporale mentre parla sempre nuovo ad ogni generazione».