Stephen S. Brecht, 1968
Copertina rigida, 30 x 25 cm
148 pagine, fotografie in bianco e nero
Lingua tedesca
Condizioni generali buone, lievi tracce d’usura alla sovraccoperta
Disponibile (ordinabile)
Critica feroce e sardonica della guerra, e in egual misura del ruolo che l’unilateralità dell’interpretazione delle immagini, rafforzata da titoli e didascalie, riveste nella percezione della guerra stessa, il progetto di Bertolt Brecht, pubblicato per la prima volta nel 1955, affianca fotografie documentarie ritagliate da giornali, con la relativa didascalia a fianco, a poesie di quattro versi scritte dall’artista stesso, le quali rivoltano provocatoriamente il significato dell’immagine, fornendo un’interpretazione alternativa.
Opera fondamentale per via della modernità rivoluzionaria del concetto, il libro ha ispirato il duo artistico Adam Bromberg e Oliver Chanarin che nel 2011 hanno pubblicato “War Primer 2”, al cui interno immagini raffiguranti eventi come l’attentato alle Torri Gemelle e le guerre in Medio Oriente
vengono sovrapposte a quelle originali lasciando visibili le didascalie in rima di Brecht. L’influenza del progetto del ’55 è riscontrabile in vari libri di recente pubblicazione, uno per tutti “Attention Servicemember” di Ben Brody, edito da Mass Books, dove il fotografo affianca a immagini scattate in Afghanistan e Iraq, inizialmente per incarico dell’esercito americano e successivamente da fotoreporter freelance, brevi testi contenenti le testimonianze dei retroscena con la propria versione dei fatti, smascherando e squarciando il velo della propaganda.
All’edizione tedesca di “Kriegsfiebel” in una ristampa identica del 1968, è affiancata la I° italiana del 1972 (Einaudi) la quale, seppure di piccole dimensioni, fornisce un’ottima traduzione dei testi; il terzo componente del cofanetto è il saggio “Brecht, la Fotografia e la Guerra”, di Giacomo Daniele Fragapane, edito da Postmedia Edizioni.
Informazioni aggiuntive
Peso | 2 kg |
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