“È sorprendente come spesso i ricordi ci appaiano in forma visiva, simili a istantanee nella psiche che solo il tempo può cancellare.
Dopotutto, dopo un’attenta riflessione, la vista non è solo il prodotto dell’attività dei nostri occhi, è anche e soprattutto lo sguardo della nostra mente attraverso la memoria. Questa natura visiva del passato che dà forma ai nostri ricordi, non combacia, in apparenza, con la cecità, eppure ho voluto sondare questo aspetto, cercando di raccontare la paura di perdere la vista.
Ma come può essere raccontata visivamente la perdita della vista?
A partire da questa contraddizione solo apparentemente irrisolvibile, la ricerca di una narrazione visiva è strettamente legata alla memoria, anche se la vista cessa, ciò che rimane è l’insieme delle esperienze che il tempo ci offre nella misura in cui noi esistiamo e l’esistenza non è altro che un incontro continuo tra noi, il mondo e ciò che ci oltrepassa.”
Riccardo Svelto