Le simmetrie dei desideri è un quaderno di ricerca che ripercorre il lavoro sul territorio realizzato da Ilaria Turba a Firenze con il coinvolgimento dei cittadini del quartiere di Sant’Ambrogio, attorno al complesso delle Murate.
Presentato in una mostra a cura di Giorgio Bacci e Valentina Gensini presso MAD – Murate Art District – tra novembre 2022 e gennaio 2023, il lavoro a Firenze è un progetto partecipativo nato dalla precedente esperienza quadriennale di Ilaria Turba sui desideri dei quartieri nord di Marsiglia, infine pubblicata in un libro d’artista (Le désir de regarder loin, Éditions du Mucem, 2021, che trovate qui) e presentata in mostra presso il MUCEM.
Nella mia pratica artistica sono interessata a un confronto diretto con le persone e i luoghi del quotidiano, senza alcun filtro o protezione da parte delle istituzioni o dei contesti artistici o accademici che accolgono i miei progetti. Negli anni il mio lavoro si è nutrito e modellato grazie a scambi continui con le persone che vi hanno contribuito, accorciando le distanze tra processo e opera, partecipazione e fruizione. — Ilaria Turba
Ilaria Turba ha invitato la cittadinanza a condividere oggetti personali e d’affezione che fossero forti veicoli di desideri, storie e immaginari. In questa dialettica con gli abitanti delle Murate e del quartiere di Sant’Ambrogio, i pani marsigliesi sono dunque serviti da attivatori di un nuovo percorso partecipativo (…), interrogandosi insieme a loro sul senso e la portata di una pratica artistica come la sua nella difficile e dematerializzata società̀ contemporanea. – Valentina Gensini
Ilaria Turba, (…) ricerca un linguaggio altro, costruisce ponti che vanno oltre i confini dello spazio e del tempo, recuperando forme arcaiche del comunicare in contesti apparentemente sopraffatti dalle dinamiche alienanti contemporanee. Le storie, che si incastrano in mosaici fragili che cercano di dare voce alle identità complesse della società attuale, formano un delicato tessuto su cui Turba articola una poetica artistica vibrante e appassionata, affrontando il presente e guardando al futuro, trovando una conferma negli stessi oggetti impiegati come dispositivi artistici. – Giorgio Bacci
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