La storia ha inizio con un regalo. E’ il 1899 a Encampment, un villaggio minerario del Wyoming, regione di foreste oggi terra di scrittori come Annie Proulx e Craig Jhonson.
Nata in una famiglia modesta, per il suo sedicesimo compleanno Lora Webb Nichols riceve da un uomo molto più vecchio di lei, che presto diventerà suo marito, un regalo prezioso: una macchina fotografica. Divorziano dopo poco, quello che rimane è la macchina fotografica, di cui la giovane ragazza si serve per ritrarre la sua famiglia e tutti gli abitanti del villaggio: una donna che allatta, una che si pettina i lunghi capelli, minatori al lavoro, un’insegna ‘saloon’ e cowboy dagli occhi blu, l’arrivo della ferrovia. Con uno strumento che le permetteva di entrare nel mondo operaio di cowboy e minatori, Nichols è stata pioniera tanto quanto coloro che ritraeva.
La fotografa e curatrice Nicole Jean Hill venne incaricata di selezionare ed editare queste immagini. Presto, ‘Lora Webb Nichols, Homesteader’s Daughter, Miner’s Bride’, libro scritto negli anni ’90 da Nancy Anderson il cui titolo è sorprendente date le caratteristiche di forza e indipendenza della sua protagonista, la raggiunse. Da qui, Hill prende parte dei diari scritti dalla fotografa durante la sua giovinezza e li riporta nel libro, consentendoci di immergi ancora più profondamente in questo sguardo di donna sul west americano.
In copertina, una figura femminile si staglia in un paesaggio dall’ampio orizzonte. Ci dà le spalle, è appoggiata su una stampella e nutre un gatto in equilibrio tra il braccio e l’anca della sua padrona. Un’immagine dolce, ma anche piena di stranezza e mistero: riassume perfettamente l’universo dell’autrice e ci avverte che nulla è prevedibile in queste pagine.
€ 62,00
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