Nell’estato del 2010, l’artista Stefan Ruiz acquistò il primo lotto delle fotografie presenti nel libro da una delle tante bancarelle del vasto mercato dell’usato di Città dl Messico chiamato La Lagunilla. Dopo un anno ritornò nello stesso luogo, affamato di nuove e sorprendenti fotografie abbandonate. Il venditore gli confermò che non ve n’erano altre disponibili. Un amico dell’ambulante accettò però di incontrare l’artista in una panchina di un qualsiasi parco della città messicana. Da qui l’inizio di numerosi incontri clandestini dove l’uomo gli consegnava furtivamente pacchi e pacchi di fotografie. Nonostante Ruiz non riuscì mai a tracciare l’esatta provenienza delle fotografie, le immagini arrivavano chiaramente dall’archivio della polizia di Città del Messico.
L’opera si presenta come una selezione di oltre un centinaio di foto segnaletiche intervallate dalla narrazione di una rapina a mano armato e dalle impressioni di artisti sia su alcuni noti criminali che su dei gioielli rubati, dalla fine degli anni ’50 fino agli inizi degli anni ’70. In definitiva, le immagini, molte delle quali danneggiate e impreziosite da del testo bianco scritto a mano, vengono presentate nei loro gruppi originari nell’intento di offrire a più riprese delle informazioni sulla criminalità nel Messico di metà secolo.