1975. Okinawa, Giappone. La guerra del Vietnam è appena finita.
Koza City è il luogo in cui si trova la base dell’aeronautica militare di Kadena. I B-52 che attaccarono il Vietnam del Nord partirono da qui. Con la fine della guerra la città diventa l’epicentro di una corsa celebrativa che dura per alcuni anni. La città sperimenta un periodo pazzo e turbolento. Una sorta di incantesimo cacofonico in cui la cultura giapponese collide e diventa improvvisamente intima con la cultura afro-americana e le sue tendenze.
Tutto si estingue con l’avvento degli anni ’80.
Keizo Kitajima visita regolarmente la città di Koza durante quegli anni e scatta un lavoro vitale, un importante e importante pezzo di fotografia documentaria. In quegli anni Keizo si rende conto che l’esplorazione fotografica della realtà è tutto tranne chiacchiere o commenti: è un’osservazione distaccata da ogni sentimentalismo, un modo per andare oltre ciò che incontra l’occhio e documentare ciò che va oltre la semplice apparenza.