In un commovente diario in immagini, il fotografo inglese racconta gli ultimi anni di vita dei genitori. Un matrimonio durato sessant’anni e segnato dall’incedere dell’Alzheimer che colpisce la madre, allontanandola progressivamente dal mondo reale.
Al centro della scena è il giardino, proprio quello con il caratteristico prato all’inglese, dove i genitori siedono al sole, magari mano nella mano, o la mamma raccoglie fiori, o il padre si prende cura di lei, nello svolgersi delle stagioni. Dalla finestra della casa, il figlio li osserva, fermando in immagini delicate la semplice poesia dei momenti di vita quotidiana.
Poi ci sono alcuni viaggi, il mare del Galles, le passeggiate. Summerfield sembra sempre guardare da fuori scena, come se fosse dietro le quinte a sbirciare la vita dei protagonisti.
Tutto è pace: solo un corvo – simbolo celtico di morte – appare a volte sulla scena a disturbare la serenità e ricordare la fine che poi, tristemente, ci viene presentata come un giardino malconcio di cui nessuno si prende più cura.