Nel 2004 Stephen Gill si trasferisce con la famiglia dall’East End londinese a Österlen, una città nel sud della Svezia. Immediatamente capisce che questo ambiente così diverso influenzerà la sua produzione fotografica, e che la natura giocherà il ruolo centrale in questo cambio di direzione.
Il tentativo – incredibilmente riuscito – di Stephen Gill è quello di lasciare al mondo naturale lo spazio che merita, facendo non solo un passo indietro rispetto alla sua presenza come essere umano nell’ambiente, ma anche rispetto alla pratica fotografica: lascia che macchinario e animali interagiscano senza che lui possa intervenire, protetti dal buio delle ore notturne.
Non basta perlustrare lo spazio selvaggio al di fuori dei sentieri battuti, occorre permettere alla foresta di essere se stessa.
Il risultato è questa intensa e affascinante ‘processione notturna’, in cui gli animali – curiosi – si rivelano uno a uno, nel mondo naturale che è il loro regno, senza inibizioni dovute alla nostra scomoda presenza.
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